Fare il mount di un immagine di CloneZilla per il recupero parziale dei file
CloneZilla è uno strumento potentissimo e validissimo per effettuare le immagini di backup dei PC e il loro ripristino, però ha il problema che se volessi recuperare solo qualche file è un impresa un po’ ardua ma non impossibile.
Innanzitutto occorre avere tanto spazio libero quanto è l’immagine fatta da montare, ovvero se la copia fatta è di una partizione da 40GB ci servono minimo 40GB liberi.
In questo esempio si prova a ripristinare un immagine di un sistema NTFS compressa tramite LZOP.
Verranno quindi usati i programmi lzop e partclone, se mancano basta installarli:
1 |
sudo apt-get install lzop partclone |
Se non si sa quale metodo di compressione è stato usato basta usare il programma file:
1 |
file /path/sda1.ntfs-ptcl-img.aa |
Serve creare l’immagine intera della partizione se è stata suddivisa (invece che usare sudo qui conviene essere root):
1 2 |
sudo su cat /path/sda1.ntfs-ptcl-img.* | lzop -d -c | partclone.restore -C -s - -o /path/sda1.img |
Se non funziona provare con:
1 2 |
sudo su cat /path/sda1.ntfs-ptcl-img.* | lzop -d -c | partclone.ntfs -r -C --restore_raw_file -s - -o /path/sda1.img |
Creata l’immagine ora basta montarla:
1 2 |
mkdir /path/restore mount -o loop -t ntfs /path/sda1.img /path/restore/ |
Nel caso si avessero errori dovrebbe essere possibile accedere ai file nell’immagine aprendola con 7-Zip oppure si può sempre seguire la strada lunga per così dire.
Si crea una macchina virtuale tramite VirtualBox ad esempio, le caratteristiche hardware non importano più di tanto basta che il disco virtuale sia uguale o più grande di quello nel backup e si avvia CloneZilla o da LiveCD ( direttamente dal drive host o da una ISO è indifferente ).
A seconda di che tipo di backup era stato fatto ( savedisk o saveparts ) potrebbe essere necessario ricreare la tabella di partizione prima di poter fare il ripristino.
Dalla copia si analizza il file <disco>-pt.sf ( es. sda-pt.sf ) per sapere la geometria originale e tramite la shell di CloneZilla si esegue fdisk sul disco virtuale:
1 |
fdisk /dev/sda |
Tramite le opzioni si ricrea la struttura del disco originale, ovvero numero di partizioni e loro dimensione.
Se la copia è vecchia o particolare potrebbe essere che la prima partizione inizi dal settore 63 mentre fdisk obblighi di iniziare dal 2048, va bene uguale, l’importante e che abbiano la dimensione giusta ( size ).
Terminata la creazione della geometria del disco virtuale è possibile riavviare CloneZilla dalla shell e procedere al ripristino del backup.
1 |
clonezilla |
Prima però serve controllare tramite df che non ci sia il disco con il backup montato in tmp-local, in tal caso smontare il percorso prima di eseguire CloneZilla.
Se la copia da ripristinare si trova su un disco USB è meglio copiarla su un disco locale ed usare la connessione SSH o SMB per accedere, la condivisione USB su VirtualBox senza i guests installati è lentissima.
Finita la procedura di ripristino, spegnere la macchina virtuale, cambiare il CD/ISO di CloneZilla con uno ad esempio di Ubuntu Desktop e riavviare.